12.04.2025
14:30
Monte Verità | Sala Balint
Barbara Villiger Heilig, Cathrin Kudelka, Irina Pak, Patrycia Ziolkowska
Omaggio a Fleur Jaeggy
tedesco
Trad. simultanea: italiano
Fleur Jaeggy è la grande riscoperta per i paesi di lingua tedesca e a maggio riceverà il Gran Premio svizzero di letteratura 2025. Nel suo long seller mondiale I beati anni del castigo (Adelphi, 1989), Jaeggy esplora con intensità le relazioni cariche di eros, sospese tra aggressività e tenerezza, tra le ragazze di un collegio. La sua scrittura esprime l’ambivalenza dell’amore e le estasi della follia con una chiarezza cristallina, la cui musicalità emerge dal silenzio mistico e si fonde con un profondo senso del ritmo. Patrycia Ziolkowska dà voce a queste sfumature, fondendo desiderio e fierezza con una straordinaria capacità interpretativa.
Questa ricchezza trova espressione musicale grazie a una collaborazione con la Tonhalle Zürich, ed è accompagnata dai ricordi personali e dai sorprendenti riferimenti al Monte Verità offerti da Barbara Villiger Heilig, fine conoscitrice dell’opera di Jaeggy.
L’incontro potrà essere seguito anche in diretta streaming sul nostro sito (traduzione simultanea non disponibile online).
Biografie
Barbara Villiger Heilig, nata nel 1959, ha studiato romanistica a Zurigo e in Italia. Dopo il dottorato ha lavorato come traduttrice e giornalista freelance e come editor per una casa editrice, fino a quando, nel 1991, è entrata a far parte della redazione delle pagine culturali del Neue Zürcher Zeitung.
Cathrin Maria Kudelka è nata a Heidelberg e ha ricevuto le prime lezioni di violino da Helge Thelen all’età di 4 anni. A 15 anni è diventata allieva del Prof. Wolfgang Marschner presso l’Università di musica di Friburgo e successivamente ha completato gli studi di solista ottenendo il diploma nel 2004 presso la Musik-Akademie Basel. Premiata in prestigiosi concorsi internazionali, come La musique du monde di Parigi, il concorso Max-Reger di Sondershausen, il concorso Louis Spohr di Friburgo e il concorso Orpheusdi Zurigo, ha fondato a Zurigo, insieme ad Aurelie Banziger-Dinerchtein, la scuola di violino Die Zaubergeige ed è dal 2005 è membro stabile della Tonhalle-Orchester della città.
Irina Pak, nata nel 1986 a Novosibirsk da una famiglia coreana, ha studiato a Zurigo ed è violinista e innovatrice artistica. Suona il primo violino nell’Orchestra della Tonhalle di Zurigo e si è esibita in rinomati teatri come solista e con le migliori orchestre. Come fondatrice e direttrice artistica di More Than Classic, crea esperienze musicali uniche fondendo musica, arte, sport e tecnologia.
Patrycia Ziolkowska si è esibita, tra gli altri, al Burgtheater di Vienna, alla Schaubühne di Berlino, allo Schauspiel di Francoforte, allo Schauspielhaus e al Thalia Theatre di Amburgo, allo Schauspielhaus di Zurigo e al Festival di Salisburgo. È apparsa in film come Solino (2002), Ai confini del paradiso (2007), The Cut (2014), Spätwerk (2018), Die Luft, die wir atmen (2021) ed è stata insignita di numerosi premi. Nel 2022 ha ricevuto il premio Gertrud Eysoldt Ring.
L’autrice Fleur Jaeggy, nata a Zurigo e cresciuta in Svizzera, è stata insignita nel 2024 del quarantaduesimo Gottfried Keller Preis.
Nei suoi romanzi in italiano – da I beati anni del castigo (Adelphi, 1989) a Proleterka (Adelphi, 2014) – così come nelle raccolte di racconti Sono il fratello di XX (Adelphi, 2014) e nei saggi, combina l’eco della sua terra natale con la tradizione narrativa europea. Vive a Milano ed è stata sposata con l’editore di Adelphi Roberto Calasso.